Gaspard Monge, Introduzione alla "Geometrie Descriptive", 1798


Per far uscire la Nazione francese dalla dipendenza in cui si é trovata fino ad ora nei confronti dell'industria straniera, occorre innanzi tutto dirigere l'educazione nazionale verso la conoscenza degli oggetti che richiedono esattezza, il che é stato totalmente trascurato fino ad oggi, e abituare la mano dei nostri artisti a maneggiare gli strumenti di tutti i generi, che servono a introdurre la precisione nei lavori e a misurarne i differenti gradi: allora i consumatori, divenuti sensibili all'esattezza, potranno esigerla nelle diverse opere, attribuirle il giusto valore, ed i nostri artisti, familiarizzati con essa fin dalla più tenera età, saranno in grado di raggiungerla.

Occorre, in secondo luogo, rendere popolare la conoscenza di un gran numero di fenomeni naturali, indispensabile per il progresso dell'industria ed approfittare, per il progresso dell'istruzione generale della nazione, di questa circostanza favorevole in cui essa si trova, di avere a sua disposizione le principali risorse che le sono necessarie.

Occorre infine diffondere, tra i nostri artisti, la conoscenza dei procedimenti delle arti, e quella delle macchine che servono, o a diminuire la mano d'opera, o a dare più uniformità e precisione ai risultati dei lavori; a questo riguardo, dobbiamo confessarlo, abbiamo molto da apprendere dalle nazioni straniere. Non si possono conseguire tutti questi obiettivi altro che dando una nuova direzione all'educazione nazionale. Ciò può essere conseguito innanzi tutto familiarizzando tutti i giovani intelligenti all'uso della geometria descrittiva, sia da coloro che hanno una ricchezza acquisita, affinché un giorno siano in grado di fare un uso migliore dei loro capitali, per se stessi e per lo Stato, sia coloro che non hanno altra ricchezza che la loro educazione, affinché possano dare un giorno valore al loro lavoro.

Quest'arte ha due scopi principali. Il primo é quello di rappresentare con esattezza, mediante disegni che hanno solo due dimensioni, gli oggetti che ne hanno tre, e che sono suscettibili di una definizione rigorosa. Da questo punto di vista, essa é una lingua necessaria all'uomo di genio che concepisce un progetto, a coloro che debbono dirigerne l'esecuzione, e infine agli artisti che devono essi stessi eseguirne le diverse parti.

Il secondo scopo della geometria descrittiva é di dedurre dalla descrizione esatta dei corpi tutto ciò che discende necessariamente dalle loro forme o dalle loro rispettive posizioni. In questo senso essa é un rapido metodo per ricercare la verità; essa offre dei continui esempi di passaggio dal noto all'ignoto; e, poiché essa è sempre applicata ad oggetti suscettibili della più grande evidenza, é necessario farla entrare nel piano di una educazione nazionale. Essa é non soltanto atta ad esercitare le facoltà intellettuali di un grande popolo, e a contribuire in tal modo al perfezionamento della specie umana, ma anche indispensabile a tutti gli operai, il cui scopo é di dare ai corpi certe forme determinate; ed é principalmente perché i metodi di quest'arte sono stati fino ad ora troppo poco diffusi o addirittura quasi completamente trascurati, che il progresso della nostra industria é stato così lento.

Si contribuirà dunque a dare all'educazione nazionale una direzione proficua, familiarizzando i nostri giovani artisti all'applicazione della geometria descrittiva, alle costruzioni grafiche che sono necessarie al maggior numero di arti, e facendo uso di questa geometria per la rappresentazione e la determinazione degli elementi delle macchine, per mezzo delle quali l'uomo, sfruttando le forze della natura, non si serve, per così dire, nelle sue operazioni, di altro lavoro che di quello della sua intelligenza. Non é meno proficuo diffondere la conoscenza dei fenomeni della natura, che può essere rivolta al progresso delle arti. Il fascino che l'accompagna potrà vincere la ripugnanza che gli uomini hanno in generale per i vincoli imposti alla mente, e far loro provare piacere nell'esercizio della loro intelligenza, che quasi tutti considerano penoso e fastidioso.
Quindi, deve esserci nella scuola normale un corso di geometria descrittiva. Ma poiché noi non disponiamo di alcun trattato elementare ben fatto concernente quest'arte, sia perché fino ad ora gli scienziati le hanno dedicato troppo poco interesse, sia perché essa é stata praticata solo in una maniera oscura da persone la cui educazione non era stata abbastanza curata, e che non erano in grado di comunicare i risultati delle loro meditazioni, un corso soltanto orale sarebbe privo di alcun effetto.

E' necessario, per il corso di geometria descrittiva che la pratica e la esecuzione siano congiunte all'apprendimento dei metodi. Quindi, gli allievi debbono esercitarsi nelle costruzioni grafiche della geometria descrittiva. Le arti grafiche hanno dei metodi generali, con i quali ci si può familiarizzare solo con l'uso della riga e del compasso.

Tra le differenti applicazioni che si possono fare della geometria descrittiva ve ne sono due che sono notevoli, sia per la loro generalità e per ciò che esse hanno di ingegnoso: esse sono le costruzioni della prospettiva e della determinazione rigorosa delle ombre nei disegni. Questi due aspetti possono essere considerati come il complemento dell'arte di descrivere gli oggetti.